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Come scegliere la giusta lampadina di casa

Simbolo dell’idea e invenzione per eccellenza, la lampadina elettrica fu brevettata nel 1880 da Edison e Swan e, in questi 140 anni, ha subito molte evoluzioni, miglioramenti e specializzazioni.
Se fino a qualche anno fa per scegliere una lampadina bastava ricordare l’attacco e la potenza, oggi c’è un’ enorme varietà di prodotti e non è facile orientarsi. Negli ultimi anni con la nuova tecnologia di illuminazione a Led possiamo trovare svariate forme, colore e potenze di resa. Infatti questo tipo di luce è sempre più presente sul mercato e non è un caso che le nuove strutture residenziali stiano richiedendo sempre di più questa nuova tecnologia per una resa ottimale di luce nella propria abitazione.

In questo articolo vogliamo farvi comprendere le 4 caratteristiche principali da conoscere per acquistare la giusta lampadina di casa.

LA POTENZA LUMINOSA (risparmio energetico fino al 80%)

Con le vecchie lampadine a incandescenza abbiamo imparato ad associare i Watt alla luce emessa. Sapevamo che per illuminare il soggiorno ci volevano almeno 150 Watt, mentre per una luce da scrivania 50 Watt erano sufficienti.
Ora che le vecchie lampadine non esistono più (rimosse dal mercato nel 2012), facciamo un pò di chiarezza su come scegliere la giusta lampadina di casa con le nuove tecnologie.
Oggi necessitiamo di utilizzare qualcosa di più scentifico e il nuovo termine di riferimento oggi si chiama Lumen. Cerchiamo di capire meglio insieme come si rapporta rispetto al passato con un paio di esempi pratici:

Prendiamo una vecchia lampadina a incandescenza da 60 Watt di consumo, ora nella nuova tecnologia equivalgono a 800 lumen.
Oppure, lampadina alogena da 100 Watt di consumo, equivalgono a 1600 lumen.

Uno degli aspetti più interessanti di questo nuovo sistema tecnologico che integra i Led è dato dal fatto che il consumo energetico si abbassa notevolmente.

Prendiamo come riferimento le due lampadine degli esempi, a parità di resa luminosa, con i Led abbiamo questo risparmio energetico:

Lampadina da 60 Watt a incandescenza >>> Lampadina Led da 800 Lumen >>> consumo pari a 13 Watt (risparmio del 78%)
Lampadina da 100 Watt alogena >>> Lampadina Led da 1600 Lumen >>> consumo pari a 20 Watt (risparmio del 80%).

L’ATTACCO DELLA LAMPADINA DI CASA

Esistono sul mercato vari modelli di attacchi e con forme diverse per le lampadine di casa, tuttavia in genere nelle abitazioni sono presenti queste due categorie: Alta tensione e Bassa tensione.

LAMPADINE AD ALTA TENSIONE:

E27 = Attacco a vite con il diametro più grande e la forma più diffusa in Italia.

E14 = Sempre a vite, ma con diametro più piccolo della E27. E’ spesso usato per lampade da tavolo o da comodino.

GU10 = A baionetta o a ¼ di vite, attacco pratico e robusto. Si trova nelle lampade mobili a faretto o negli Spot inseriti nei controsoffitti.

LAMPADINE A BASSA TENSIONE:

G4 = Spesso utilizzato in faretti spot o lampade da scrivania, necessita di un alimentatore a parte per il suo funzionamento.

GU 5.3 = Questo modello lo si trova su faretti a sospensione. Sono esclusivamente in bassa tensione con voltaggio in 12 Volt e richiedono un trasformatore a parte per il loro funzionamento.

G9 = Meno diffusa, in uso soprattutto per lampade da scrivania per lettura o faretti incassati su armadi.

R7S = E’ l’attacco tipico delle lampade alogene a poli opposti. Quando la si acquista bisogna porre attenzione alla lunghezza giusta in quanto esistono due modelli con versione corta o lunga. Importante: mai toccare il vetro con le dita, in quanto essendo in quarzo, il grasso della pelle finirebbe per indebolire il filamento interno della lampada e rompere il vetro stesso.

GLI ADATTATORI:

Esistono in commercio degli adattatori e accessori anche per gli attacchi delle lampadine. Un attacco E27 può trasformarsi in un E14 e viceversa e una lampadina un po’ nascosta può posizionarsi meglio con una proluga per lampadine.

TONALITA’ DI COLORE DELLA LAMPADINA DI CASA

E’ un parametro essenziale quando si compra una lampadina.
Il punto di bianco, infatti, può modificare drasticamente l’aspetto della stanza e, con esso, anche il nostro umore.
L’unità di misura della tonalità di colore sono i gradi Kelvin: a numeri più bassi corrispondono luci più calde e viceversa.
Una luce da 3000K, per esempio, è più rilassante e ideale per la sera, prima di coricarsi, mentre una luce da 5500K è perfetta per concentrarsi e lavorare. Luci neutre vanno bene per il piano di lavoro in cucina, mentre le luci calde illuminano l’intera stanza, quindi sono ideali per i lampadari.

COLORE VARIABILE

Esistono lampadine a colore variabile che, senza telecomandi, danno 3 temperature di colore e anche lampadine che permettono un passaggio fluido tra luci fredde e calde potendo anche regolare la luminosità.

CRI: L’INDICE DI RESA CROMATICA DELLA LAMPADINA DI CASA

“Ciò che è vero alla luce della lampada non è sempre vero alla luce del sole”, diceva il filosofo Joseph Jou-Bert e questo vale anche per le lampadine.
Vi è mai capitato di indossare un vestito in camera o in negozio prestando attenzione al colore e poi scoprire che alla luce del sole sembra tutt’altro?
Se sì, allora siete state vittime di lampadine a bassa resa cromatica. Non sempre una sorgente luminosa artificiale emette un bianco puro, ma spesso alcuni colori risultano affievoliti rispetto ad altri.
Per avere un’idea della resa cromatica si fa riferimento all’indice CRI (color rendering index, ossia l’indice di resa cromatica della lampadina). In casa è bene usare lampade con un CRI maggiore dell’ 85/90%.

In genere sulla scatola delle lampadine sono indicate la temperatura di colore con K (Kelvin), l’intensità della luce con Lm (lumen) e la percentuale di resa cromatica con CRI.
A volte è segnalato anche il tempo di avvio: le lampadine fluorescenti, infatti, possono avere un tempo di riscaldamento rilevante, ed è utile saperlo per evitarle negli ambienti di passaggio, dove la luce serve a resa immediata e per poco tempo.

Dimmerabile o no?
Se nelle vecchie lampadine era scontata la possibilità di controllare con un variatore la sua intensità di luce, questo non lo è per quelle fluorescenti e a Led. Per questo motivo sulla scatola si trova un simbolo che indica se è dimmerabile o meno e si consiglia di prestare dunque attenzione.

CONCLUSIONE

Ora che avete appreso l’importanza di questi 4 suggerimenti, non vi resta che porre molta attenzione alle lampadine di casa che andrete ad acquistare per avere un’ottimale distribuzione della luce di casa.
Non date mai per scontato che un lampadina vale l’altra, assolutamente, una lampadina vale il benessere e la serenità di casa vostra. Fatevi sempre consigliare da persone esperte nel settore della luce.

Consigli da un elettricista installatore

Le informazioni sopra descritte sono a carattere puramente informativo.
Dal nostro punto di vista, come Tecnici della Luce, abbiamo ritenuto utile far avere una guida di base ai nostri clienti su questa tipologia di lampadine di casa e i vantaggi che portano rispetto alle lampadine del passato. Ora vi sarete sicuramente fatti un quadro più preciso e consapevole e che vi possa aiutare a fare un acquisto migliore in base alle vostre necessità.

Al fine di essere consigliati al meglio, e in forma personalizzata, si consiglia di contattare il vostro installatore di fiducia per un sopraluogo accurato.

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